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Per quanto riguarda la famiglia Malabaila
che nel corso dei secoli ebbe diversi feudi oltre ad Antignano, si può
ricordare che, già prima di ottenere linvestitura di questo
feudo, vi possedeva casa e terreni e vi abitava, come si rileva da molti
atti di nascita e di morte. Ciò si potrebbe far risalire sino al
1237 ed oltre, qualora sia fondata lopinione del Grassi secondo
la quale Malabaila e Abellonio fossero in realtà una sola famiglia.
Anche se questi due cognomi sono scomparsi dallanagrafica antignanese,
rimangono testimonianze della loro presenza.
La via Malabaila delimita formando insieme alla via Garibaldi un
anello che partendo dalla Piazza IV novembre, perimetra la Chiesa Parrocchiale,
e si raccorda alla via Garibaldi proprio di fronte alla Chiesa di San
Rocco il più antico sito dellabitato del concentrico,
contenendo perciò, i resti del muraglione del castello di cui sopra.
Lungo di essa, che, con molta probabilità, era anticamente una
via allinterno del fortilizio, si trova tuttora il palazzotto del
feudatario, che riveste scarsa importanza architettonica e che venne costruito
sulle rovine del castello. Per quanto riguarda gli Abellonio se ne può
intravedere la testimonianza probabilmente nel toponimo Abbluni,
ancora usato dagli anziani del paese, a denominare una zona antistante
il cimitero del concentrico.
Già Emanuele Filiberto rientrato in possesso del
Piemonte dopo la vittoria di S. Quintino nel 1557, aveva limitato il potere
dei feudatari politicamente non a lui vicini. Successivamente, Vittorio
Amedeo I nel 1631, con la costituzione degli Stati Sabaudi e per
finire Carlo Emanuele IV con leditto del 7 marzo 1797,
toglievano ai sudditi quel giogo feudale diventato così pesante.
Da quellepoca, il Comune di Antignano ha seguito le sorti di tutti
gli altri Comuni, conservando però alcuni vantaggi, legati ancora
alle transazioni effettuate dal Conte Malabaila ed il Comune stesso in
merito alla caccia, alla pesca, al forno, ai molini che sorgevano lungo
il fiume in località Premes.
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